Vuoi lavorare come designer grafico, ma non sai da dove iniziare?
Ti diamo qualche idea.
(Se hai già il tuo certificato, passa al punto 2.)
Potresti partire da un corso di laurea.
Se il tempo stringe, valuta ottenere una certificazione in design o corsi seri in ambito di linguaggi informatici e programmi per la grafica.
Lo studio, oltre a darti le basi pratiche e soprattutto teoriche, può fornire qualche aggancio interessante, ed una community di persone a cui fare riferimento a livello professionale.
Infine, il riconoscimento ufficiale delle tue competenze può fare la differenza a parità di competenze.
Stai già studiando?
Valuta di imparare anche l'inglese, per aumentare le tue possibilità di impiego (vedi il punto 3).
Ho visto un ingegnere meccanico contemplare con aria disperata l'auto in panne.
E poi, ho visto un meccanico senza diploma resuscitare un motore dal nulla.
Il concetto è che il certificato serve, ma non è tutto: bisogna mettersi alla prova per diventare bravi. Provare serve per imparare dai propri errori e anche per costruire il proprio portfolio.
"No portfolio, no job": è la prima regola dei mestieri creativi.
Puoi curare il sito di un'associazione che vuoi sostenere, disegnare il menù per la pizzeria dello zio, oppure immaginare un progetto interessante e cercare finanziamenti su una piattaforma di crowdfunding.
Infine, esci dal settore in cui ti senti più a tuo agio e prova cose nuove.
Capirai il perché del consiglio quando il capo ti chiederà di rispondere ai commenti sulla pagina Facebook della startup dove lavori. E, già che ci sei, di sistemare anche l'user experience di quella app che dà dei problemi.
Apri un profilo LinkedIn, aggiorna quelli di Facebook ed Instagram. Un creativo con profili social inguardabili si fa cattiva pubblicità right off the bat.
Iscriviti alle piattaforme per freelancer.
Inserisciti nelle più importanti web-communities per designer.
Già che ci sei, mentre inserisci email e password in ogni dove, nota come una percentuale importante dei siti interessanti sia in inglese. Per fortuna che l'hai studiato!
A questo punto, puoi passare a mappare il mercato nazionale ed internazionale, attraverso gli annunci e le informazioni che riesci a raccogliere. Già studiando LinkedIn troverai conferma del fatto che il mercato del design in Italia gravita essenzialmente intorno a poche città, prima fra tutte Milano. D'altro canto, ti accorgerai che quello internazionale si divide essenzialmente in lavori "da remoto" e lavori "in presenza".
È ora di mettere in mostra il tuo portfolio, ma con attenzione.
Customizza il tuo CV a seconda dell'offerta di lavoro. Valuta le offerte e scegli.
Dove vuoi vivere? Puoi permetterti uno stage gratuito o no? Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine?
Sono tante le decisioni importanti da prendere.
Devi fare delle scelte, certo, ma può anche valere la pena di accettare lavori in settori in cui davvero non ti eri mai immaginato.
Moda, ristorazione, autoveicoli, editoria, web, game design, grande distribuzione alimentare, grafica delle slot machine (quelle degli operatori AAMS di www.casinoitaliani.it), promozione del non-profit … Chi più ne ha più ne metta.
Ogni progetto portato a termine si aggiunge al tuo portfolio nella transizione, come dicono i ragazzi oggi, da "nabbo" a "pro".